Pierre Gasly:
“Nel complesso, l’ultimo triple-header è andato molto bene per noi, con ottime performance in qualifica: quinto in Messico e quarto in Brasile e in Qatar. Abbiamo anche fatto delle belle gare, a parte in Qatar dove la vettura non si è ben comportata e abbiamo sofferto un rapido consumo delle gomme. Naturalmente, abbiamo analizzato i dati e cercheremo di evitare che questa cosa possa ripetersi ancora. Purtroppo, la lotta per la quinta posizione in campionato si fa più complicata, perché in Qatar Alpine ha avuto un buon weekend. È stato bello essere di nuovo in prima fila, non succedeva da quando correvo in Super Formula, in Giappone, nel 2017. Stare lì accanto a Lewis è stato bello e mi auguro ci saranno altri momenti simili in futuro. Anche se questa volta ero lì per penalità altrui, più volte quest’anno ci eravamo andati vicini ed è stata una bella esperienza: ci ho preso gusto!A giudicare da quello che ho visto provando al simulatore, ci attende un circuito estremamente veloce, con un gran numero di curve molto veloci, alcune delle quali cieche. Penso sia particolarmente difficile ed è ulteriormente sfidante perché la pista è completamente nuova. Nessuno ci ha praticamente mai girato, non l’asfalto non sarà gommato e probabilmente questo perderà anche un po’ d’olio, ciò che normalmente accade su un circuito nuovo. È un circuito cittadino con un’aderenza piuttosto bassa e nessuno ha dei dati relativi a questa pista. Da parte nostra, però, abbiamo già dimostrato in Qatar che sappiamo adattarci molto velocemente alle nuove situazioni, girando con buoni tempi fin dal venerdì. Tuttavia, dovremo lavorare sodo per essere veloci sia sul giro singolo che sulla distanza di gara e trovare quindi il giusto compromesso sia per il sabato che per la domenica. Un’altra cosa chiara emersa al simulatore è che le velocità sono molto alte e i muri molto vicini, dall’abitacolo è qualcosa di impressionante: sarà una bella sfida e dobbiamo prepararci per bene”.
Yuki Tsunoda:
“Le ultime tre gare per me sono state un’iniezione di fiducia, perché sono migliorato e lo dimostrava il mio ritmo, migliore rispetto alle gare precedenti. È stato davvero positivo. In Messico ho dovuto scontare una penalità per cambio motore e al primo giro sono stato coinvolto in un incidente. Il Brasile è stato difficile per via della mancanza delle prove libere, con il format della Sprint Qualifying, altrimenti credo che avrei potuto fare meglio. Il Qatar era andato bene, almeno fino a prima della gara, e in qualifica ho avuto una buona performance. Insomma, in questo triple-header ci sono state delle cose positive e altre negative.
Dopo il Qatar ho trascorso una giornata in pista coi kart. È sempre bello fare qualcosa di diverso, guidare un mezzo diverso da una Formula 1. Si può imparare anche da questo e ottenere dei feedback interessanti che possono rivelarsi utili per migliorare. Con me c’era Alex (Albon) e ci siamo divertiti durante questa sessione in kart. Anche fisicamente è impegnativo, si utilizzano muscoli diversi rispetto a una vettura di F1 e questo lo rende utile anche ai fini dell’allenamento. A parte questo, ho avuto l’occasione di provare al simulatore la nuova pista saudita. È molto veloce e ciò vuol dire che la mia fiducia nella vettura sarà un fattore importante, perché le vie di fuga non sono così grandi. Per me sarà importante fare un buon lavoro e aumentare la velocità nel corso delle prove libere. La cosa positiva è che sono nella stessa condizione di tutti gli altri piloti, perché – proprio come in Qatar – questo circuito è nuovo per tutti”.