Il circuito dell’Hungaroring è un autodromo che ospita il Gran Premio d’Ungheria di Formula 1 dal 1986. Negli oltre trent’anni di storia, questo tracciato si è guadagnato diversi appellativi, tra cui quello di “Montecarlo senza muretti”. In effetti, il circuito dell’Hungaroring, lungo 4,3 chilometri, è davvero tortuoso: le sue 14 curve – 8 a destra e 6 a sinistra – mettono a dura prova sia le monoposto che i piloti.
Caratteristiche del Circuito Hungaroring
La pista dell’Hungaroring viene utilizzata in poche occasioni durante l’anno e per questo, durante le prime prove della Formula 1, l’asfalto è sempre molto sporco e scivoloso, ma tende a migliorare nel corso del fine settimana.
Avere una monoposto ben bilanciata, pronta ai repentini cambi di direzione e con una buona trazione è fondamentale a Budapest.
Le monoposto hanno un set-up che sfrutta alti livelli di carico aerodinamico e gli ingegneri tengono continuamente d’occhio le temperature di freni e motore, considerando il caldo che caratterizza il paese in questo periodo dell’anno. Ovviamente, le temperature elevate e la natura della pista dell’Hungaroring condizionano anche il comportamento degli pneumatici, che sono perennemente sotto stress.
La potenza delle power unit non è l’elemento fondamentale in Ungheria, ma è necessario curarne le temperature d’esercizio con particolare attenzione, considerando le basse velocità e il caldo. Ovviamente, in un circuito stop-and-go come quello ungherese, le power unit con una migliore efficienza della parte ibrida avranno un ulteriore vantaggio prestazionale.
Lo specialista dell’Hungaroring è Lewis Hamilton: il pilota inglese ha vinto ben 8 edizioni di questa gara e sembra gradire particolarmente la somiglianza di questa pista a un kartodromo.