La storia del GP del Messico inizia nel 1959, quando il Presidente Adolfo Lopez Mateo ascoltò il consiglio di uno dei suoi collaboratori, il padre dei piloti più famosi della storia messicana: Ricardo e Pedro Rodriguez.
El Presidente fece così costruire il circuito, che oggi porta il nome dei due Hermanos Rodriguez, all’interno del parco sportivo Magdalena Mixiuhca, a Città del Messico, utilizzando anche pre-esistenti strade interne. F1 Messico è un binomio che nasce poco dopo: nel 1962 arrivano le monoposto della categoria regina, ma per disputare una gara non valida per il Mondiale di Formula 1.
Il Gran Premio del Messico entrerà però a pieno titolo nel calendario l’anno successivo, quando a vincere sarà Jim Clark. Da allora sono state disputate 20 edizioni, tutte a Città del Messico, ma in tre fasi: 1963-1970, 1986-1992, e infine il rientro dal 2015 ad oggi.
BEHIND THE VISOR: EPISODE 16 “ROLE MODELS”
Tutti hanno un modello o un eroe nella propria vita, anche i piloti di F1 (che ci crediate o no). Scoprite chi sono i modelli di Yuki Tsunoda e di Pierre Gasly nel nostro ultimo episodio di Behind The Visor!
Il GP del Messico fa meno paura
Oggi il tracciato è decisamente cambiato. Come di consueto, quando una pista ha bisogno di essere ammodernata, viene chiamato in causa il progettista Hermann Tilke. La pista originale era considerata una vera e propria prova di coraggio per i piloti e la sua natura di circuito ad alta velocità è stata mantenuta anche dopo quest’ultimo restyling.
Purtroppo per i puristi, la sua curva più celebre e paurosa, la Peraltada, non esiste più: non c’era abbastanza spazio per ricavare una via di fuga che rispettasse i moderni standard di sicurezza. Il tracciato passa attraverso uno stadio di baseball, le cui tribune, insieme a tutte le altre del tracciato, sono riempite dagli appassionati messicani!
Qui, la gente ama il nostro sport ed è per questo che “Formula 1 Messico” è tornato ad essere un richiamo irrinunciabile per i pittoreschi tifosi locali. Ma anche i turisti che arrivano dall’estero possono mischiarsi al tifo locale e godersi una metropoli tra le più vibranti ed effervescenti al mondo.
Inoltre l’Autodromo Hermanos Rodriguez, che sorge nella zona est della capitale messicana, è facilmente raggiungibile con la metro, che lo collega con il centro cittadino: quindi il weekend può essere un’occasione perfetta per unire sport e cultura.
Le edizioni 2017 e 2018 sono state entrambe vinte dal nostro ex pilota, Max Verstappen su Red Bull Racing, che si è così unito a un club molto esclusivo: a poter vantare due vittorie all’F1 GP Messico sono anche Jim Clark, Alain Prost e Nigel Mansell.
L’edizione 2021 del GP del Messico ha visto trionfare le due Mercedes di Bottas e Hamilton, con le due Red Bull di Verstappen e Perez subito dietro.