Pur trattandosi di una sfida amichevole, ben presto è venuta fuori la natura competitiva dei piloti che ha portato a concordare le strategie da utilizzare, tra facce concentrate per l’azione e risate pressoché costanti. L’hovercraft, lungo 13 piedi e con una potenza di 26,5 cavalli, ha messo alla prova le abilità dei piloti, alle prese con poca trazione: si sono affidati al controsterzo per scivolare lungo il percorso a una velocità massima di 48 km/h. Il vento secco del deserto e l’abbondante polvere non hanno fatto altro che alzare l’asticella della difficoltà di questa sfida unica.

Daniel e Yuki, che si erano affrontati a Miami con i mini jet boat, si sono dimostrati una squadra formidabile sugli hovercraft. Max e Checo hanno vinto la prima sfida e hanno lottato fino alla fine, ma i piloti della Scuderia AlphaTauri sono riusciti a strappare la vittoria finale, con un punteggio di 2 a 1.

“Adoro queste attività”, ha detto Daniel. “Nella settimana di gara siamo tutti concentrati sulla corsa, ma in pista la competitività è altissima. Quindi, poter passare un po’ di tempo con Yuki, Max e Checo e starcene qui fuori, nel bel mezzo del deserto a divertirci, non può che farci pensare che queste siano le nostre migliori giornate lavorative!”.

“Non avevo idea di come si comportassero questi veicoli”, ha aggiunto Yuki. “In realtà è stato molto divertente, ero continuamente in derapata, ma allo stesso tempo serviva controllare con precisione l’acceleratore per girare più velocemente. Quando si alza il troppo il piede, si tocca il terreno e ci si ferma. Quindi c’è da prenderci le misure e questo rende le cose difficili, ma nel complesso è stato molto, molto divertente”.

“È divertente essere qui nel deserto in vista del GP di Las Vegas. Gli hovercraft sono stati davvero divertenti da guidare. Erano più lenti di quanto pensassi, ma suppongo che si galleggi sul terreno. Le sfide sono divertenti, soprattutto quando si possono affrontare in squadra con Checo e anche con la Scuderia AlphaTauri. Questa serie è stata divertente, abbiamo avuto modo di guidare mezzi differenti in tutto il mondo e credo che sia stato questo ad averla resa entusiasmante”, ha detto Max.

Parlando degli hovercraft, Checo ha commentato: “Li avevo già visti, ma non ne avevo mai guidato uno prima d’ora, è stata la mia priva volta… e ho finito per mangiare un sacco di sabbia, non ho bisogno del pranzo oggi. Quando si sbilanciano, collassano e finiscono a terra, quindi guidarli è stato piuttosto impegnativo: bisogna pensare molto mentre li si manovra”. E sull’imminente gara di Las Vegas, ha detto: “Penso che Las Vegas sia un luogo unico: penso ai fan, la prima gara in notturna qui… credo che la gente si divertirà molto”.

Ecco com’è andata:

Challenge 1: “Missione di salvataggio” – Max e Checo vittoriosi

Le squadre si sono alternate in uno sprint in tandem attraverso un percorso ricco di ostacoli, alla ricerca di una cassetta di sicurezza piazzata alla fine del percorso. La loro missione: recuperare la cassetta, fare un cambio di pilota e tornare al punto di partenza. La vittoria è andata alla squadra più veloce a portare a termine la missione.

Challenge 2: “Cerchi nel grano” – Daniel e Yuki recuperano e vincono

A ogni pilota sono stati concessi 30 secondi per completare il maggior numero possibile di “cerchi nel grano” attorno a dei pilastri, creando così a terra una serie di tondi. La vittoria sarebbe andata alla squadra in grado di completare il maggior numero di donuts. Con una mossa davvero inaspettata, Max ha cercato di ottenere un “vantaggio” sulla concorrenza appendendosi all’hovercraft, usando il piede sinistro per fare dei cerchi più stretti e veloci. Purtroppo, questa strategia fuori dagli schemi non è servita a fargli aggiudicare la vittoria.

Challenge 3: “La gara finale” – Daniel e Yuki sono i vincitori!

Con una vittoria a testa, ogni squadra ha messo sul tavolo tutte le fiches per il tie break della staffetta. In una gara testa a testa, un pilota alla volta, le squadre si sono fatte strada attraverso un percorso a slalom, con cambio di pilota al secondo giro. Daniel ha affrontato una curva dopo l’altra prima di lanciarsi sul rettilineo con Max staccato di qualche millesimo di secondo, prima che Yuki e Checo si mettessero al volante. Alla fine, Yuki è stato in grado di tagliare per primo il traguardo, assicurandosi la vittoria assoluta.

 

La quarta tappa della (Un)serious Race si è svolta nella solita atmosfera scanzonata e ironica. Nel corso dell’anno, la serie amichevole – ma, in fondo, un po’ competitiva – ha tenuto i piloti sulle spine e li ha messi alla prova con veicoli e terreni sconosciuti: dai corsi d’acqua di Miami con mini jet boat alla miniera di ferro di Erzberg in Austria con mega-truck da 500 cavalli, passando ai Kei truck giapponesi fino agli hovercraft Renegade nel deserto del Nevada.