Nyck de Vries

“La cosa migliore che si possa fare dopo un weekend come quello di Baku è tornare subito in macchina e, fortunatamente, è proprio quello che posso fare in questa seconda parte del back-to-back. È giusto dire che ho avuto un po’ di sfortuna e quello che è successo in gara domenica scorsa è stata puramente colpa mia. È stato un fine settimana difficile, non solo per me, ma soprattutto per i meccanici, ai quali ho dato tanto lavoro extra. Mi è dispiaciuto e ho apprezzato molto l’impegno con cui hanno lavorato per rimettere in pista la mia auto. La buona notizia è che il team ha fatto un ottimo lavoro per migliorare la vettura tra Melbourne, Baku e Miami: sarà un’occasione per tirare fuori il massimo, imparando a conoscere meglio la macchina e a svilupparla ulteriormente.

Sono già stato sulla pista di Miami l’anno scorso, soprattutto per fare uno show run lungo Ocean Drive, un’esperienza davvero unica. È davvero bello poter dire di aver fatto girare di 180 gradi una vettura di Formula 1 lì. Mi sono divertito ed è bello che ci sia questo slancio negli Stati Uniti. Miami è una città davvero fantastica e non vedo l’ora di poter correre lì. Sarà una gara difficile, perché di giorno fa molto caldo. Ma farò un passo alla volta.

Dal lavoro fatto al simulatore ho notato che in questo tracciato ci sono alcune sezioni difficili, come il settore sotto il ponte, mentre il tratto tortuoso, molto lento, è piuttosto scomodo per le attuali Formula 1, che sono davvero molto grandi.”

Yuki Tsunoda

“Baku è stata difficile, ma sono arrivato a Miami con atteggiamento davvero positivo, perché ci sono diversi segnali che indicano che stiamo facendo dei progressi con la macchina e gli aggiornamenti che sono arrivati da Bicester – soprattutto quelli mirati a migliorare la nostra velocità massima – sembrano davvero funzionare. Il momento migliore in Azerbaigian è stato l’ottavo posto in qualifica: ottenere il punto del decimo posto è stato positivo, ma speravo di fare meglio. A Baku ero comunque soddisfatto delle mie performance alla guida e per come ho gestito le varie situazioni in un weekend Sprint parecchio impegnativo.

Lo scorso anno a Miami sono entrato in Q3 e la pista mi è piaciuta. L’atmosfera è decisamente speciale e i tifosi americani sono davvero elettrizzati. Di quella settimana ricordo il gran caldo e l’umidità alta che hanno reso la corsa piuttosto impegnativa sotto il profilo fisico. L’anno scorso non me l’aspettavo, ma questa volta sarò pronto. Ho lavorato tanto al simulatore per Miami e ci sono alcune sezioni simili a quelle di Baku, quindi spero che potremo tenere il passo e continuare a fare progressi con la macchina”.