Yuki Tsunoda (AT04-04, Car 22)
Prima Sessione di Prove Libere – Miglior giro: 1:45.908, 8° pos., 5 giri
Seconda Sessione di Prove Libere – Miglior giro: 1:37.412, 17° pos., 41 giri
“È stato un vero peccato per i fan che le PL1 non siano ripartite, ma la sicurezza viene prima di tutto. Per partire con la PL2 è servizio un po’ di tempo, ma alla fine siamo riusciti a guidare per 90 minuti e raccogliere così dati preziosi. L’asfalto è stato piuttosto scivoloso, ma il tracciato in sé mi piace, così come mi piacciono i cordoli sui quali si può essere abbastanza aggressivi e rende le cose più divertenti. Le nostre performance per adesso non sembrano eccellenti, ma oggi abbiamo raccolto tanti dati e sono sicuro che potremo fare dei passi avanti. Abbiamo un’idea di alcuni limiti e abbiamo già provato a migliorarli, soprattutto sui long run, e la sensazione è già migliore. Lavoreremo insieme e faremo del nostro meglio per tirare fuori il massimo dal nostro pacchetto”.
Daniel Ricciardo (AT04-02, Car 3)
Prima Sessione di Prove Libere – Miglior giro: 1:48.650, 13° pos., 4 giri
Seconda Sessione di Prove Libere – Miglior giro: 1:37.680, 19° pos., 40 giri
È stata una lunga giornata su una pista con scarsa aderenza. Le PL2 sono iniziate più tardi del previsto, ma queste cose possono accadere a volte. La sessione è stata abbastanza tranquilla e abbiamo imparato tanto. Avendo a che fare con una pista nuova, soprattutto un circuito cittadino, ci è voluto un po’ più di tempo prima che mi sia sentito a mio agio. Bisogna sempre avere un po’ più di margine, perché gli errori possono costare molto caro. Dopo aver apportato delle modifiche per il long run le cose sembrano migliorate e, dopo aver ridimensionato alcuni limiti, non credo che saremo lontani dal ritmo per le qualifiche di domani. Sono sicuro che se riusciremo a mettere tutto insieme, possiamo puntare ad arrivare alla Q3”.
Jonathan Eddolls (Chief Race Engineer)
“Avendo girato pochissimo nelle PL1, siamo riusciti ad avere più pneumatici per le PL2 e condurre una sessione di 90 minuti con quattro set a disposizione. Dunque, è stata una sessione intensa. Essendo una pista nuova, i punti chiave su cui abbiamo lavorato sono stati la comprensione del comportamento degli pneumatici e il modo in cui tirare fuori il massimo delle prestazioni da essi, oltre all’ottimizzazione dei carichi di downforce. Il problema principale è stato il graining sulle gomme, soprattutto sulle mescole più morbide. Ci aspettiamo che la situazione migliori in gara, ma dobbiamo ancora vedere cos’altro potremo fare con l’assetto per ridurne l’impatto. Scegliere i livelli di deportanza non è una scelta semplice, perché da un lato si vuole ridurre al minimo la resistenza aerodinamica per affrontare meglio i lunghi rettilinei, dall’altro con la scarsa aderenza in curva sempre più carico. Abbiamo provato un paio di opzioni e riguarderemo i dati per vedere cosa possiamo imparare e fare una scelta ottimale già in vista delle PL3. Il passo negli stint corti non è stato quello che ci aspettavamo, abbiamo del lavoro da fare per migliorarlo. Detto questo, siamo apparsi più competitivi sulla lunga distanza. Con il ritardo della PL2, abbiamo meno tempo a disposizione fino al coprifuoco per analizzare i dati, ma faremo tutto il possibile per lavorare sulle modifiche all’assetto e migliorare le performance per domani”.