Perché proprio oggi? Perché proprio il 21 Aprile, del 1963, si correva a Imola la prima gara con vetture di Formula 1, seppur non valida per il Mondiale. Ma in realtà l’Autodromo di Imola affonda le proprie radici ben prima della F1, quando la passione aveva l’odore degli scarichi di moto e auto leggendarie. Andiamo a spasso nel tempo a bordo della nostra AT03: in fondo, per dirla con Doc Brown da Ritorno al Futuro, dovendo trasformare un’automobile in una macchina del tempo, perché non usare una bella automobile?

L’idea visionaria.

Si voleva dar vita a una pista nella zona di Monte Castelluccio, su strade aperte al pubblico ma comunque distanti dal centro abitato. Le buone idee corrono veloci, è il 1948 e questa zona collinare ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo Nürburgring, un circuito altrettanto tecnico ma con una lunghezza più adeguata. Dall’idea si passerà in poco tempo alla realtà.

La storia del GP di Imola con Scuderia AlphaTauri - Desktop

Si accendono i motori.

La nostra “monoposto del tempo” ci porta ora ad aprile 1953, giorno del battesimo sportivo di Imola e ci attende una gara di moto: il primo “Gran Premio Coni”. Le due ruote sono parte integrante della storia di questa pista: come dimenticare la “Coppa d’Oro Shell” e poi, tra gli anni ’60 e ’70, l’arrivo del Motomondiale e il suo Gran Premio delle Nazioni. E guai a non citare la mitica 200 Miglia, ideata da Checco Costa, cui è intitolato l’odierno Museo dell’Autodromo, e ribattezzata – senza alcun timore reverenziale – la Daytona d’Europa.

Gli anni ruggenti della F1.

Andiamo agli anni ’60 e digitiamo sul nostro volante una data precisa: 21 aprile del 1963. Un salto indietro di 59 anni per rivivere i primi giri di pista delle monoposto di Formula 1, a Imola. Non sarebbe bello guardare la Lotus Climax BRM di Jim Clark proprio nel momento in cui lo scozzese taglia per primo il traguardo? L’evento non è valido per il mondiale di F1, ma è comunque un primo assaggio dello spettacolo che vedremo qualche anno più tardi. A tutto gas potremmo saltare al 1979, l’anno in cui la F1 torna nuovamente a sfrecciare sulla pista del Santerno, ormai diventata impianto permanente. Un’altra gara non valida per il campionato: questa volta si corre il Gran Premio Dino Ferrari, in memoria del figlio del Drake prematuramente scomparso. Questa volta, ad alzare il trofeo del vincitore è Niki Lauda sulla Brabham motorizzata Alfa Romeo.

La storia di Imola prima del GP 2022 con Scuderia AlphaTauri - Desktop

L’epoca d’oro.

Per rivedere una gara di Formula 1 a Imola non dovremo andare molto in là. Facciamo un salto in avanti di un solo anno, il 1980: tutto è pronto per il via del 51° Gran Premio d’Italia. È un momento unico, perché sarà l’unico GP d’Italia nella storia della Formula 1 a non essersi disputato a Monza! Imola, poi, dal 1981 al 2006 diventerà un vero e proprio evento clou per tutti gli appassionati e si correrà con il nome di Gran Premio di San Marino. Per un quarto di secolo, l’Italia potrà ospitare ben due gare: Imola in primavera inoltrata e Monza i primi giorni di settembre.

Il restyling.

La nostra AT03 ci porta adesso lungo la collina della Rivazza. Sul volante campeggia la data del 19 novembre 2006, ore 16.14. In questo istante i vecchi box vengono demoliti, nel silenzio assordante che avvolge la pista. È la fine di un capitolo e l’inizio di un altro, tutto da scrivere. Basta spostarci di pochi mesi in avanti per ammirare il nuovo pit-building, un paddock più spazioso e una race control nuova di zecca che ospita uffici, direzione gara, sala cronometraggio e una vip-lounge. E anche se per il momento non vediamo correre monoposto di F1, sfrecciano le due ruote del Mondiale SuperBike e la 200 Miglia Revival, ma anche le quattro ruote del World Touring Car Championship, i campionati italiani Aci-Csai, l’International Superstars Series e molte altre categorie. E non mancano mai i tifosi sulle tribune, perché la passione è il motore più potente che ci sia!

Il ritorno della F1.

Eccoci quasi ai giorni nostri: è il 2020, la pandemia di Covid-19 scombina ogni programma e la Formula 1 si riorganizza per andare avanti. Imola non si fa trovare impreparata, accetta la sfida e coglie al volo l’opportunità, tornando in calendario con due edizioni della gara svolte in appena sei mesi. Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna convince non solo i tifosi, ma anche gli addetti ai lavori. Imola fa un ulteriore sforzo e conquista un posto nel calendario fino al 2025. È la ciliegina sulla torta per la Motor Valley italiana che può così contare su un GP di F1, una tappa della MotoGP e una del Mondiale SuperBike, consacrando ancora una volta l’Emilia-Romagna come terra di motori.